Travestirsi è la più alta forma di fantasia #29 Rocaille Newsletter
L'arte della trasformazione dalla Marchesa Luisa Casati a Leonor Fini, fino a David Bowie.
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Un dipinto molto cupo questo di Astolfo de Maria, che mi ha sempre turbato, una specie di memento mori carnascialesco, in cui le maschere abbinate al teschio rivelano tutto il lato oscuro del Carnevale.
In passato sono andata varie volte a Venezia per Carnevale, ma poi mi ero disamorata di questa festività. Quest’anno invece mi sono riconciliata, grazie alla festa che ho organizzato con delle amiche (chi mi segue su Instagram avrà visto da cosa mi sono travestita). Per questo l’editoriale di febbraio non poteva che essere a tema travestimento.
A seguire troverete la consueta selezione di notizie tra mostre, articoli, novità e altre cose che succedono in questo mondo. Poi ci sono i miei eventi, viaggi e ebook. Le newsletter dei mesi precedenti potete leggerle nell’archivio.
Questa domenica 18 febbraio ci sarà il Raduno Rocaille a Roma, un incontro aperto a tutti in cui sarà possibile parlare, conoscerci, condividere idee e qualsiasi altra cosa. Sono rimasti 5 posti, se volete partecipare siete ancora in tempo, iscrivetevi qui!
Più in basso trovate i dettagli.
Il prossimo mese invece sarò a Maastricht per il TEFAF, la più importante fiera di arte moderna e contemporanea europea. E’ la prima volta che vado, se qualcuno vuole venire a salutarmi mi scriva!
Nella prossima newsletter a pagamento, che invierò il 29 febbraio, troverete la mia guida a Roma anni ‘30, con informazioni che non ho pubblicato né sul blog né sui social (in basso potete vedere l’anteprima). Potete abbonarvi facendo una donazione minima di 30€ qui (è valida un anno).
A presto!
A very somber painting this by Astolfo de Maria, which has always troubled me, a kind of carnival memento mori, in which the masks combined with the skull reveal all the dark side of Carnival.
In the past I often went to Venice for Carnival, but then I had fallen out of love with the holiday. This year, however, I reconciled, thanks to a party I organized with some friends (those who follow me on Instagram will have seen what I dressed up as).
Therefore, February's editorial could only be about dressing up. Next you will find the usual selection of news including exhibitions, articles, news and other things happening in this world. Then there are my events, travels and ebooks. Newsletters from previous months you can read in the archives.
This Sunday, February 18, there will be the Rocaille Meet up in Rome, a meeting open to everybody, where you can talk, get to know each other, share ideas and anything else. There are 5 places left if you want to attend there is still time, sign up here! (More details below)
Next month instead I will be in Maastricht for TEFAF, Europe's most important modern and contemporary art fair. It's my first time going, if anyone wants to come and say hello please write to me! In the next paid newsletter, which I will send out on February 29, you will find my guide to 1930s Rome, with information that I have not published either on the blog or on social (below you can see the preview). You can subscribe by making a minimum donation of 30€ here (it is valid for one year).
Travestirsi è la più alta forma di fantasia
Travestirsi è la forma più alta di fantasia che una persona può esercitare su sé stessa. Non basta indossare i panni di qualcuno o un costume pazzesco per una sera. Bisogna essere capaci di creare un’immagine, ispirare un’atmosfera, circondarsi di un’aura.
Il travestimento, infatti, è una cosa seria e si affronta per tempo. Creare un’immagine esige uno studio, una pianificazione approfondita in cui bisogna fare attenzione al minimo dettaglio. Si deve cogliere, di un’immagine o di una figura, gli elementi caratterizzanti per poi appropriarsene e tradurli in un linguaggio personale.
Dressing up is the highest form of fantasy
Dressing up is the highest form of fantasy that a person can exercise on oneself. It is not enough to wear someone's clothes or a crazy costume for an evening. One must be able to create an image, inspire an atmosphere, surround oneself with an aura.
Dressing up, in fact, is a serious matter and is approached in good time. Creating an image demands study, thorough planning in which one must pay attention to the smallest detail. One must grasp, of an image or figure, the characterizing elements and then appropriate and translate them into a personal language.
“Non mi vesto per me, per il pubblico, per la moda, per gli uomini. Mi vesto per l'immagine.”
- Marlene Dietrich -
Creare un’immagine significa smaterializzarsi. Significa desessualizzarsi. Il corpo non è che un mezzo. Può essere coperto con qualsiasi cosa ma se non c’è la persona ogni travestimento sparisce. Il costume non è che un incarto. L’obiettivo di un travestimento non è essere i più belli o i più desiderati, ma trasformarsi in altro.
Il discrimine è questo: non ci si veste per carnevale o per halloween ma per se stessi, perché si è deciso che in quella occasione si vuole essere altro. Esiste nella nostra testa e quindi esisterà anche per gli altri. Siamo noi che creiamo il sogno, non c’è bisogno di una scusa o un evento. È il potere della nostra immaginazione che forza la realtà. Ecco perché è la più alta forma di fantasia: perché bisogna avere un potere di trasfigurazione potentissimo per fare tutto “come se”.
“I don't dress for me, for the audience, for fashion, for men. I dress for the image." - Marlene Dietrich -
Creating an image means dematerializing oneself. It means desexualizing oneself. The body is but a medium. It can be covered with anything but if the person is not there all disguise disappears. The costume is but a wrapping. The goal of a disguise is not to be the most beautiful or the most desired, but to transform into something else.
The discriminating factor is this: one does not dress up for Carnival or Halloween but for oneself, because one has decided that on that occasion one wants to be something else. It exists in our head and therefore will exist for others. We are the ones who create the dream; there is no need for an excuse or an event. It is the power of our imagination that forces reality. That's why it is the highest form of imagination: because you have to have the most powerful power of transfiguration to make everything "as if."
La Marchesa Luisa Casati Stampa (1881 – 1957) è stata una campionessa di trasformismo (ne scrissi una breve bio sul blog anni fa, quando ancora non era stata fatta la mostra). Figlia di uno dei più ricchi industriali dei primi del ‘900 (suo padre era un produttore di cotone monzese d'origine ebraico-austriaca, Alberto Amman), si trovò orfana giovanissima, diventando una delle ereditiere più ricche d’Europa. Sposatasi con il marchese milanese Camillo Casati Stampa di Soncino, da cui prese il titolo, si stancò presto della vita altoborghese; fatale fu l’incontro con Gabriele D'Annunzio, il quale di lei disse “fu l'unica donna che mi abbia sbalordito”. Donna enigmatica, eccentrica, totalmente anticonvenzionale, iniziò a farsi ritrarre dagli artisti dell’epoca (famoso il suo ritratto di Boldini del 1908, La Marchesa Luisa Casati con un levriero), poi il desiderio di divenire lei stessa un'opera d'arte la spinse a ricercare artisti affermati e giovani talenti che la ritraessero in oli su tela, bozzetti, sculture e fotografie, tanto da diventare una vera e propria mecenate.
Marchesa Luisa Casati Stampa (1881 - 1957) was a champion of transformism (I wrote a short bio of her on the blog years ago, when the exhibition had not yet been made). The daughter of one of the richest industrialists of the early 1900s (her father was a Monza cotton manufacturer of Jewish-Austrian descent, Alberto Amman), she found herself orphaned at a very young age and became one of the richest heiresses in Europe. Married to the Milanese marquis Camillo Casati Stampa di Soncino, from whom she took her title, she soon tired of upper-class life; fatal was her meeting with Gabriele D'Annunzio, who said of her "she was the only woman who astounded me." An enigmatic, eccentric, totally unconventional woman, she began to be portrayed by the artists of the time (her 1908 portrait of Boldini, La Marchesa Luisa Casati with a greyhound, is famous), then her desire to become a work of art herself prompted her to seek out established artists and young talents to portray her in oils on canvas, sketches, sculptures and photographs, so much so that she became a true patron.
Nel 1910 acquistò a Venezia l'abbandonato palazzo Venier dei Leoni (oggi sede della fondazione e museo Peggy Guggenheim) e cominciò a fare magnifiche feste nelle quali appariva sempre con un costume nuovo, strabiliante e curatissimo in tutti i dettagli, disegnato e progettato da artisti quali Leon Bakst, Alberto Martini, Erté. Celebre la sua festa dove riservò per una notte l'intera piazza San Marco.
Ma la Casati faceva molto di più che scegliere vestiti. Lei creava immagini: una festa era molto di più che un insieme di persone, era ricreare un’atmosfera, effimera e artificiale, quanto più fuggevole tanto più seriamente ricostruita. Partecipavano nobili, artisti, personaggi importanti, col solo scopo di vivere l’assoluta irripetibilità di un evento-teatro.
In 1910 she bought the abandoned Venier dei Leoni palace in Venice (now the home of the Peggy Guggenheim foundation and museum) and began to hold magnificent parties at which she always appeared in a new, mind-blowing costume with great attention to detail, designed and engineered by artists such as Leon Bakst, Alberto Martini, and Erté. Famous was her party where she reserved the entire Piazza San Marco for one night.
But Casati did much more than choose clothes. She created images: a party was much more than a collection of people, it was recreating an atmosphere, ephemeral and artificial, the more fleeting the more seriously reconstructed. Nobles, artists, important people participated, with the sole purpose of experiencing the absolute unrepeatability of an event-theater.
La Casati non fu un’artista, ma dagli artisti fu sempre ritratta e trasfigurata. Inutile quanto irripetibile, un personaggio muto che non ha lasciato scritti, solo visioni. Un enigma oscuro, incomprensibile, ma anche ingenuo, incompreso, che finì i suoi ultimi giorni dimenticata, povera e sola, morta a Londra nel 1957.
Di lei Catherine Barianski disse: "Aveva un temperamento artistico, ma non essendo in grado di esprimerlo in nessuna branca dell'arte aveva fatto di se stessa un'opera d'arte. Non avendo alcuna vita interiore, né alcuna capacità di concentrazione, andava in cerca di idee selvagge per la vita esteriore."
Casati was not an artist, but by artists she was always portrayed and transfigured. As useless as she was unrepeatable, a mute character who left no writings, only visions. A dark, incomprehensible, yet naive, misunderstood enigma who ended her last days forgotten, poor and alone, dying in London in 1957.
Of her Catherine Barianski said, "She had an artistic temperament, but being unable to express it in any branch of art she had made a work of art of herself. Having no inner life, no capacity for concentration, she went in search of wild ideas for the outer life."
Altra grande trasformista, ma di tutt’altro genere, fu Leonor Fini (1907 - 1996). Nata a Buenos Aires ma italianissima, crebbe nella Trieste di inizio secolo, la città più sofisticata d'Italia, dove vivevano Italo Svevo e James Joyce, Arturo Nathan e Carlo Sbisà, Wanda Wulz e Gillo Dorfles. Artista istrionica, cangiante, potente, insieme all’amico e artista Fabrizio Clerici (1913 - 1993) frequentavano feste e ricevimenti internazionali, in un circuito ricco di mondanità, da cui emergevano contatti e occasioni di lavoro. Una delle loro prime apparizioni pubbliche insieme, nonché lavoro condiviso, fu per un evento privato a Venezia. Nel 1951, il miliardario messicano Charles de Beistegui, organizzò nel suo Palazzo Labia un grande ballo a tema settecento veneziano. I due si presentarono vestiti da Angelo Nero e Re Luna. Fu un evento epocale, che coinvolse tutta l'aristocrazia e le personalità artistiche più importanti del momento; era presente anche una giovanissima Marina Cicogna.
Another great transformer, but of an entirely different kind, was Leonor Fini (1907 - 1996). Born in Buenos Aires but very Italian, she grew up in turn-of-the-century Trieste, the most sophisticated city in Italy, where Italo Svevo and James Joyce, Arturo Nathan and Carlo Sbisà, Wanda Wulz and Gillo Dorfles lived. A histrionic, iridescent, powerful artist, she and her friend and artist Fabrizio Clerici (1913 - 1993) attended international parties and receptions, in a circuit rich in worldliness, from which contacts and business opportunities emerged. One of their first public appearances together, as well as shared work, was for a private event in Venice. In 1951, Mexican billionaire Charles de Beistegui, organized a grand ball with an 18th-century Venetian theme in his Palazzo Labia. The two showed up dressed as Black Angel and King Moon. It was a momentous event, involving all the aristocracy and the most important artistic personalities of the time; a very young Marina Cicogna was also present.
Tra Fabrizio e Leonor c'era una connessione particolare, come di un mondo condiviso: si trovavano spesso a vivere insieme per brevi periodi e il loro stile di vita era un polo attrattivo per altri artisti che si univano a loro. Succedeva per esempio in estate, tra la fine degli anni ‘60-‘70, quando si ritrovavano in monastero abbandonato a Nonza, in Corsica, a dipingere e travestirsi. Si univano a loro amici artisti come Max Ernst, Dorothea Tanning, Enrico Colombotto Rosso e molti altri. Il travestimento era parte della loro arte, era espressione del loro potere creativo, essendo del resto anche costumisti e scenografi.
There was a special connection between Fabrizio and Leonor, as of a shared world: they often found themselves living together for short periods and their lifestyle was a magnet for other artists to join them. It happened, for example, in the summer, in the late 1960s-70s, when they would gather in abandoned monastery in Nonza, Corsica, to paint and dress up. They were joined by artist friends such as Max Ernst, Dorothea Tanning, Enrico Colombotto Rosso and many others. Disguise was part of their art, it was an expression of their creative power, being after all also costume and set designers.
Il travestimento non è fenomeno solo femminile e non è relegato a epoche passate. Pensiamo a David Bowie (1947 - 2016): lui era oltre i generi, oltre i tempi, davvero un alieno venuto da Marte.
Dressing up is not just a female phenomenon and is not relegated to bygone eras. Think of David Bowie (1947 - 2016): he was beyond gender, beyond time, truly an alien from Mars.
“I always had a repulsive need to be something more than human. I felt very puny as a human. I thought, 'Fuck that. I want to be a superhuman”
- David Bowie -
Con questa frase un po’ nietzschiana, Bowie spiega le sue mille trasformazioni, da pirata dello spazio a arlecchino triste, da duca bianco a re dei Goblin. Un incredibile genio musicale senza pari. Senza di lui non ci sarebbe stata Madonna, Lady Gaga, Kanye West, Rihanna etc.
With this somewhat Nietzschean phrase, Bowie explains his myriad transformations, from space pirate to sad harlequin, from white duke to Goblin King. An incredible musical genius without equal. Without him there would have been no Madonna, Lady Gaga, Kanye West, Rihanna etc.
“I find only freedom in the realms of eccentricity”
- David Bowie -
Forse più di ogni altra cosa travestirsi, cioè essere altro, ci permette una libertà sconfinata. Ci permette di creare, anche per poco tempo, una realtà alternativa e rompere il conformismo di questo mondo borghese, il che è uno dei gesti più rivoluzionari che oggi abbiamo ancora in potere di fare.
Perhaps more than anything else dressing up, that is, being other, allows us boundless freedom. It allows us to create, even for a short time, an alternative reality and break the conformity of this bourgeois world, which is one of the most revolutionary gestures we have the power to do today.
News, events, exhibitions, articles
E’ morto Antonio Paolucci, lo storico dell’arte che ha dedicato la vita alla tutela dei beni storico artistici. Allievo di Roberto Longhi, è stato direttore dei Musei Vaticani quasi per 10 anni!
E’ morta anche Sandra Milo, ritratto della diva non diva amata dal cinema italiano nonché musa di Fellini. Qui un articolo ricorda la sua vita.
Cliquot edizioni ripubblica l’ormai introvabile Minuetto all’inferno, primo romanzo di Elemire Zolla. In libreria dal 6 marzo!
Bellissima notizia il ritrovamento di uno ritratto di Gustave Klimt scomparso da 100 anni.
Per gli amanti delle antichità: il Mercante in fiera si terrà dal 2 Marzo al 10 Marzo 2024.
ROMA
Ha aperto da poco la mostra su Antonio Donghi a Palazzo Merulana, fino al 26 maggio.
Dal 1 marzo a Villa Medici ben due mostre interessanti: una sull’Art Brut e una sul pittore Guglielmo Castelli.
Una mostra dell’artista contemporaneo Sergio Padovani ai Musei di San Salvatore in Lauro a Roma.
Si apre al pubblico il piano nobile di Palazzo Barberini.
Grandi rinnovamenti per la Galleria Alberto Sordi.
Interessante sapere che Villa Sciarra diventa proprietà del Comune di Roma.
MILANO Torna ad esporre uno degli artisti italiani che più amo, Agostino Arrivabene alla Primo Marella Gallery.
MILANO Alla Triennale ha aperto da qualche settimana una bella mostra sul grande fotografo Juergen Teller.
MILANO Ha una nuova sede la galleria di Tommaso Calabro.
ROVIGO Una mostra su Toulouse-Lautrec con dipinti, pastelli e manifesti.
Una mostra su Hannah Höch, pioniera assoluta del fotomontaggio, al Zentrum Paul Klee di Berna.
- Antonio Paolucci, the art historian who dedicated his life to conservation, has died. A student of Roberto Longhi, he was director of the Vatican Museums for almost 10 years!
- Sandra Milo, a portrait of the non-diva beloved by Italian cinema as well as Fellini's muse, also died. Here article recalls her life.
- Cliquot editions republishes the now unobtainable Minuet in Hell, Elemire Zolla's first novel. In bookstores from March 6!
- Wonderful news the discovery of a Gustave Klimt portrait that had been missing for 100 years.
- For antiquities lovers: the Merchant's Fair will run from March 2 to March 10, 2024.
ROME
- An exhibition on Antonio Donghi recently opened at Palazzo Merulana, through May 26.
- From March 1 at Villa Medici as many as two interesting exhibitions: one on Art Brut and one on the painter Guglielmo Castelli.
- An exhibition by contemporary artist Sergio Padovani at the Museums of San Salvatore in Lauro in Rome.
- The main floor of Palazzo Barberini opens to the public.
- Major renovations for the Alberto Sordi Gallery.
- Interesting to learn that Villa Sciarra becomes the property of the City of Rome.
MILAN One of the Italian artists I love most, Agostino Arrivabene, returns to exhibit at Primo Marella Gallery.
MILAN A fine exhibition on the great photographer Juergen Teller opened at the Triennale a few weeks ago.
MILAN Tommaso Calabro's gallery has a new home.
ROVIGO An exhibition on Toulouse-Lautrec with paintings, pastels and posters.
An exhibition on Hannah Höch, an absolute pioneer of photomontage, at Zentrum Paul Klee in Bern.
Raduno Rocaille a Roma: 18 febbraio
Ci incontreremo in uno dei miei luoghi preferiti del centro di Roma, un cocktail bar wunderkammer che ci accoglierà in modo speciale: il Wisdomless Club (se non lo conoscete ne ho scritto un articolo qui).
L'idea di questo raduno è nata per incontrare tutte le persone con cui parlo da tempo virtualmente, con cui condivido informazioni, commenti, impressioni. Alcuni di voi ho potuto già conoscerli durante le mie experience e sarà come fare un aperitivo tra amici; per gli altri non è altro che un incontro in cui sarà possibile parlare, conoscerci, condividere idee e qualsiasi altra cosa.
L'incontro inizierà alle 18,00 e durerà due ore. La quota di partecipazione ha un costo di 20€ e comprende una consumazione (drink + piccolo aperitivo) e la possibilità di vedere la wunderkammer segreta del locale. I posti disponibili rimasti sono 5: se volete partecipare prenotatevi qui!
QUANDO: domenica 18 febbraio 2024 dalle 18,00 alle 20,00
DOVE: Wisdomless Club, Via Sora, 33, 00186 Roma
QUANTO: 20€
ROCAILLE MEETING IN ROME
We will meet in one of my favorite places in the center of Rome, a wunderkammer cocktail bar that will welcome us in a special way: the Wisdomless Club (if you don't know it, I wrote an article about it here).
The idea of this gathering was born to meet all the people I have been talking to for a long time virtually, with whom I share information, comments, impressions. Some of you I have already been able to meet during my experiences and it will be like having an aperitif among friends; for the others it is nothing more than a meeting where it will be possible to talk, get to know each other, share ideas and anything else.
The meeting will start around 6 p.m. and last a few hours; you will be free for dinner. The participation fee is 20€ and includes a drink (drink + small appetizer) and the opportunity to see the secret wunderkammer of the venue. There are 30 places available: those who had signed up in advance have already received the invitation, next week I will also announce it on instagram. If you would like to participate make your reservations here!
WHEN: Sunday, February 18, 2024
WHERE: Wisdomless Club, Via Sora, 33, 00186 Rome
HOW MUCH: €2
PREVIEW
Exclusive newsletter - February 2024
The next exclusive newsletter will be my Guide to Rome 1930s .
Out on Febrary 29th!