#31 Rocaille Newsletter | Il problema della vita di provincia
Vivere nella solitudine di un mondo immaginario, da Emily Dickinson a Giacomo Leopardi, passando per Andrew Wyeth.
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Ho visto questo quadro un anno fa a New York. Il pittore, Andrew Wyeth, è il cantore della vita di provincia americana. Credo che renda perfettamente l’idea del mondo immaginario di cui parlo più avanti, quello che questa ragazza crea con la sua mente e che riempie la distanza tra la lei e la casa lontana.
Il tema di questa newsletter è la provincia, di cui parlo per esperienza diretta. A seguire troverete la consueta selezione di notizie tra mostre, articoli, novità e altre cose che succedono in questo mondo. Poi ci sono i miei eventi, viaggi e ebook. Le newsletter dei mesi precedenti potete leggerle nell’archivio.
Sono in ritardo anche questa volta con la newsletter a pagamento del mese, che arriverà il 9 maggio e parlerà dei Palazzi nascosti di Milano, con informazioni che non ho pubblicato né sul blog né sui social (in basso potete vedere l’anteprima). Potete abbonarvi facendo una donazione minima di 30€ qui (è valida un anno).
I saw this painting a year ago in New York. The painter, Andrew Wyeth, is the storyteller of provincial American life. I think it perfectly renders the idea of the imaginary world I talk about later, the one this girl creates with her mind and that fills the distance between her and her distant home.
The theme of this newsletter is the province, which I speak of from firsthand experience. Next you will find the usual selection of news including exhibitions, articles, news and other things happening in this world. Then there are my events, travels and ebooks. Previous months' newsletters you can read in the archive.
I'm late again this time with this month's paid newsletter, which will arrive on May 9 and will talk about the Hidden Palaces of Milan, with information that I have not published either on the blog or on social (below you can see the preview). You can subscribe by making a minimum donation of 30€ here (it is valid for one year).
Lo scorso mese, infatti, sono stata a Milano per il Salone del Mobile e, con l’occasione degli eventi del Fuori salone, ho potuto vedere alcuni palazzi storici di solito chiusi al pubblico. Tra le altre cose sono stata anche alla festa di Fornasetti e per la prima ho visto la sua bellissima casa museo (su Instagram ho messo qualche foto).
Tra qualche settimana andrò per la prima volta a Cagliari (se avete suggerimenti scrivetemi!) e, a fine mese, ci sarà la mia Experience: I segreti della Tuscia III, che ormai è sold out. Nel frattempo ho preparato anche la prossima che sarà ad Ottobre a Palermo, presto dettagli!
In fact, last month I was in Milan for the Salone del Mobile and, with the occasion of the Fuori Salone events, I was able to see some historic buildings usually closed to the public. Among other things I also went to Fornasetti's party and for the first time I saw his beautiful house museum (I put some photos on Instagram).
In a few weeks I will go to Cagliari for the first time (if you have suggestions write to me!) and, at the end of the month, there will be my Experience: The Secrets of Tuscia III, which is now sold out. Meanwhile I have also prepared the next one which will be in October in Palermo, details soon!
Il problema della vita di provincia
Tra i difetti peggiori che una persona possa avere c’è il provincialismo, lo so bene io che sono nata in un paese. Significa non riuscire a guardare più in là del proprio piccolo centro, come se non esistesse altro; significa avere una grave mancanza di curiosità e di immaginazione. Di base è una forma di ignoranza, che ho trovato anche in persone nate in grandi città (a Roma, per esempio, c’è il “quartierismo”, ovvero non si riesce ad andare oltre la zona in cui si è nati).
Il paese è una realtà statica: le cose vanno avanti per anni, sempre uguali, perché poche persone introducono novità. Giacomo Leopardi (1798 - 1837) parlando di Recanati, il paese nelle Marche in cui era nato e cresciuto, lo chiama “natio borgo selvaggio”. Leggendo alcune sue lettere appare evidente che l’odiasse: “Di Recanati non mi parli. M’è tanto cara che mi somministrerebbe le belle idee per un trattato dell’Odio della patria” (21 marzo) e voleva fuggirne a tutti i costi: “È un bel dire: Plutarco, l’Alfieri amavano Cheronea e Asti. Le amavano e non vi stavano. A questo modo amerò ancor io la mia patria quando ne sarò lontano” (30 aprile).
Ne soffriva soprattutto la chiusura, l’impossibilità di qualunque scambio intellettuale con la “gente zotica, vil”; da qui la condizione di durissimo isolamento, non solo culturale ma anche affettivo ed esistenziale. Il suo unico rifugio era la vasta biblioteca del padre: passava ore su una scrivania davanti una finestra del suo palazzo, che spostava durante il giorno, per seguire la luce solare.
Among the worst defects a person can have is provincialism; I know this well as someone who was born in a town. It means being unable to look beyond one's own small town, as if nothing else existed; it means having a serious lack of curiosity and imagination. Basically, it’s a form of ignorance, which I have also found in people born in big cities (in Rome, for example, there is "quartierism," that is, you cannot go beyond the area where you were born).
The country is a static reality: things go on for years, always the same, because few people introduce novelty. Giacomo Leopardi (1798 - 1837) speaking of Recanati, the town in the Marche region where he was born and raised, calls it "natio borgo selvaggio." Reading some of his letters it becomes clear that he hated it: "Of Recanati do not speak to me. It is so dear to me that it would give me the fine ideas for a treatise on the Hate of the Fatherland" (March 21) and he wanted to flee from it at all costs: "It is a fine thing to say: Plutarch, Alfieri loved Cheronea and Asti. They loved them and did not stay there. In this way I shall still love my homeland when I am far from it" (April 30).
Above all, he suffered from the closure, the impossibility of any intellectual exchange with the "zootechnical, vil people"; hence the condition of harsh isolation, not only cultural but also emotional and existential. His only refuge was his father's vast library: he would spend hours at a desk in front of a window in his building, which he would move during the day to follow the sunlight.
Se nasci in un piccolo paese, e ti rendi conto che quello che hai attorno non ti piace, vuoi subito fuggire. Se non ci riesci non ci sono tante possibilità: o ti accontenti, adattandoti a quel poco che trovi, assicurandoti una vita tranquilla e già scritta, oppure rifiuti tutto e ti chiudi. Questa seconda scelta richiede coraggio e accettazione della solitudine.
If you are born in a small town, and you realize that what you have around you do not like, you immediately want to escape. If you can't, there are not many options: either you make do, adapting to what little you find, securing a quiet, already written life, or you reject everything and shut yourself away. This second choice requires courage and acceptance of loneliness.
It might be lonelier
Without the Loneliness —
I'm so accustomed to my Fate —
Perhaps the Other — Peace —
Emily Dickinson
Emily Dickinson (1830 – 1886), forse la più grande poetessa americana, nacque ad Amherst, un paese del Massachusetts negli Stati Uniti, dove visse e morì senza mai muoversi da casa, dedicandosi al suo giardino e alla poesia. Dice: “Some keep the Sabbath going to Church – / I keep it, staying at Home – / With a Bobolink for a Chorister – / And an Orchard, for a Dome –” (Alcuni osservano la Domenica andando in Chiesa — io la osservo, stando a Casa — con un Bobolink per Corista — e un frutteto, per Cupola).
Decise di troncare qualsiasi contatto col mondo esterno, del resto non ne aveva bisogno: il mondo costruito con la sua poesia era infinitamente più potente, più interessante, più vivo di qualsiasi realtà piccolo borghese di un paese minore della provincia americana.
Emily Dickinson (1830 - 1886), perhaps the greatest American poet, was born in Amherst, a town in Massachusetts in the United States, where she lived and died without ever moving from home, devoting herself to her garden and poetry. One of her poems says: "Some keep the Sabbath going to Church - / I keep it, staying at Home - / With a Bobolink for a Chorister - / And an Orchard, for a Dome -" (Some observe Sunday going to Church - I observe it, staying at Home - with a Bobolink for Chorister - and an Orchard, for Dome ). He decided to sever all contact with the outside world; after all, he didn't need it: the world built with his poetry was infinitely more powerful, more interesting, more alive than any petty bourgeois reality of a minor town in the American province.
La sua voce ha superato i secoli e persino i suoi fiori: l’erbario, che iniziò all’età di 14 anni, è oggi conservato alla biblioteca dell’Università di Harvard. Un prezioso manufatto dove ogni pagina è precisone e delicatezza, attenzione profonda per il mondo naturale. “To be a flower”, scrisse, “is profound Responsibility”.
Ne è stato fatto un libro fotografico, un po’ costoso ma bellissimo.
Qui lo trovate pagina per pagina, tutto digitalizzato.
His voice has transcended centuries and even his flowers: the herbarium, which he began at the age of 14, is now preserved at the Harvard University Library. A precious artifact where every page is precision and delicacy, deep attention to the natural world. "To be a flower," he wrote, "is profound Responsibility."
- A photo book was made of it, somewhat expensive but beautiful.
- Here you can find it page by page, all digitized.
Nel dagherrotipo che la ritrae, ripreso fra il 1846 e il 1847 (tra l’altro, una delle due immagini fotografiche autenticate e di certa identificazione che abbiamo di lei), tiene in mano dei fiori. Nella mia mente è lei quella ragazza che vediamo di spalle nel dipinto di Andrew Wyeth, che potrebbe intitolarsi benissimo “Emily’s world”. È lei mentre coglie un fiore nel prato, distante immensamente dalla casa e dalla vita comune.
Nella sua casa museo di Amherst, anche se molto ricostruita, si può vedere ancora la scrivania in cui componeva le poesie, così come Leopardi aveva il suo piccolo scrittoio mobile; lo stesso tavolo protagonista di questo altro dipinto di Wyeth.
In the daguerreotype depicting her, taken between 1846 and 1847 (incidentally, one of the two authenticated photographic images of certain identification we have of her), she is holding flowers. In my mind, she is the girl we see from behind in Andrew Wyeth's painting, which might well be titled "Emily's world." It is she as she plucks a flower in the meadow, immensely distant from the house and from ordinary life.
In her house museum in Amherst, though much reconstructed, one can still see the desk where she composed poems, just as Leopardi had his little mobile writing desk; the same table featured in this other painting by Wyeth.
Noi provinciali siamo più portati a costruirci un mondo fantastico perché, non avendo trovato molti stimoli nella realtà intorno, abbiamo dovuto cercali o crearli da soli. Quelle piccole scrivanie sono stati dei portali, basi per la creazione di un mondo poetico enorme, che sostituisce quello reale. Se si è abbastanza bravi si sviluppano capacità non comuni: Emily Dickinson (Amherst), Giacomo Leopardi (Recanati), Gabriele d’Annunzio (Pescara), Tommaso Landolfi (Pico), Guido Morselli (Varese), tutti famosi provinciali e persone decisamente eccezionali, incomprensibili agli altri esseri umani.
“Questo è il problema della vita di provincia”, dice John Fowles nel suo romanzo La donna del tenente francese (1969), "Tutti conoscono tutti e non c'è mistero. Non c'è romanticismo. A volte mi fanno quasi pena. Penso di avere una libertà che non possono capire. Nessun insulto, nessun biasimo può toccarmi. Perché mi sono messa al di là del limite. Non sono niente, non sono quasi più neanche umana".
We provincials are more likely to build a fantasy world for ourselves because, not having found many stimuli in the reality around us, we had to look for them or create them ourselves. Those little desks were portals, bases for the creation of a huge poetic world, replacing the real one. If you are good enough, you develop uncommon abilities: Emily Dickinson (Amherst), Giacomo Leopardi (Recanati), Gabriele d'Annunzio (Pescara), Tommaso Landolfi (Pico), Guido Morselli (Varese), all famous provincials and decidedly exceptional people, incomprehensible to other human beings.
This is the problem with provincial life, says John Fowles in his novel The French Lieutenant's Woman (1969):
“That's the trouble with provincial life. Everyone knows everyone and there is no mystery. No romance. Sometimes I almost pity them. I think I have a freedom they cannot understand. No insult, no blame can touch me. Because I have set myself beyond the pale.
I am nothing, I am hardly human any more.”
- The French Lieutenant's Womam, John Fowles, 1969 -
News, events, exhibitions, articles
VENEZIA
Il 20 aprile è stata inaugurata la sessantesima Esposizione Internazionale d’Arte, quest’anno a cura di Adriano Pedrosa e in programma fino al 24 novembre. E’ sempre un momento di grande novità e condivisione, anche se non impazzisco per questo evento, ma penso che in estate andrà a vederla. Moltissimi sono gli appuntamenti veneziani (qui una bella selezione che propone Artribune) mentre a seguire elenco alcune mostre che secondo me sarebbe interessante vedere:
Il Peggy Guggenheim dedica una bellissima retrospettiva, la prima in Italia, a Jean Cocteau, che non fu solo poeta, romanziere e regista ma anche illustratore e disegnatore. Una bella retrospettiva che va dai libri alle riviste, alle fotografie, ai documentari e ai film da lui stesso diretti. Fino al 16 settembre
All’Isola di San Giorgio sarà aperta al pubblico la mostra 1912-1930 Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia, dedicata alla presenza del vetro muranese alla prestigiosa manifestazione veneziana prendendo in esame l’arco cronologico tra il 1912 e il 1930. Fino al 24 novembre.
Fondazione Prada presenta il progetto “Monte di Pietà” ideato dall’artista Christoph Büchel nella sede di Venezia, il palazzo storico di Ca’ Corner della Regina. L’artista ha costruito una complessa rete di riferimenti spaziali, economici e culturali. Fino al 24 novembre.
Alle Gallerie dell’Accademia grande mostra su Willem de Kooning e l’Italia, il primo progetto espositivo che approfondisce i due periodi che de Kooning passa in Italia. Fino al 15 settembre.
Apre un nuovo centro d’arte a Palazzo Diedo: il Berggruen Arts & Culture con la mostra Janus e due progetti speciali, presentati in collaborazione con The Kitchen di New York e con la Polaroid Foundation. Fino al 24 novembre.
Per altre mostre interessanti inaugurate durante questa Biennale, trovate l’elenco qui.
Qui invece una lista dei 10 migliori padiglioni da vedere.
VENICE
- April 20 marked the opening of the 60th International Art Exhibition, this year curated by Adriano Pedrosa and running until November 24. It is always a time of great news and sharing, although I am not crazy about this event, but I think I will go see it in the summer. There are plenty of Venetian events (here is a nice selection that Artribune offers) while below I list some exhibitions that I think would be interesting to see:
- The Peggy Guggenheim is dedicating a beautiful retrospective, the first in Italy, to Jean Cocteau, who was not only a poet, novelist and filmmaker but also an illustrator and designer. A beautiful retrospective that ranges from books to magazines, photographs, documentaries and films he directed. Through Sept. 16
- On the Island of San Giorgio, the exhibition 1912-1930 Murano Glass and the Venice Biennale, dedicated to the presence of Murano glass at the prestigious Venetian event by examining the chronological span between 1912 and 1930, will be open to the public. Through Nov. 24.
- Fondazione Prada presents the "Monte di Pietà" project conceived by artist Christoph Büchel at its Venice headquarters, the historic palazzo of Ca' Corner della Regina. The artist has constructed a complex network of spatial, economic and cultural references. Through Nov. 24.
- At the Gallerie dell'Accademia major exhibition on Willem de Kooning and Italy, the first exhibition project to delve into the two periods that de Kooning spent in Italy. Through Sept. 15.
- A new art center opens at Palazzo Diedo: the Berggruen Arts & Culture with the Janus exhibition and two special projects, presented in collaboration with The Kitchen in New York and the Polaroid Foundation. Through Nov. 24.
- For other interesting exhibitions opening during this Biennale, find the list here.
- Here instead is a list of the 10 best pavilions to see.
ROMA
Davvero interessante la nuova mostra ospitata da Palazzo Barberini, in collaborazione con Aïshti Foundation di Beirut. Effetto notte: Nuovo realismo americano, espone 150 opere di artisti attivi negli Stati Uniti, tutte provenienti dalla fondazione libanese. Chicca imperdibile: parte della mostra è stata allestita nell’Appartamento del Settecento, normalmente non visitabile. Fino al 14 luglio.
Riaprono al pubblico il rifugio antiaereo e il bunker di Benito Mussolini a Villa Torlonia. Realizzate nei primi anni della Seconda Guerra Mondiale, le due strutture sotterranee tornano fruibili al pubblico dopo un importante restauro.
Che scoperta meravigliosa: alla Biblioteca Casanatense è stato scoperto il più antico manoscritto sulle farfalle, con oltre 400 disegni risalenti al 1715.
Interessante l’apertura di questa nuova galleria a Trastevere. Si tratta di quello che era lo studio di Marilù Eustachio (Merano, 1934), che ha deciso di aprire Galleria Heimat sotto la direzione dell’Associazione culturale Archivio Marilù.
ITALIA
MILANO Apre al Palazzo Reale la prima grande mostra dedicata a Dolce&Gabbana, tra Made in Italy, architettura, arte, cinema e moda. Allestimento bellissimo, se siete appassionati di moda dovete andare a vederla. Fino al 31 luglio.
PARMA Bellissima la nuova mostra del Labirinto della Masone dedicata alle apparizioni della mosca nelle arti visive a partire dalla scuola di Giotto e fino al contemporaneo. MUSCA DEPICTA. C’è una mosca sul quadro, fino al 30 giugno.
FAENZA Al famoso MIC, il museo interamente dedicato alla ceramica, una bella mostra su Gio Ponti, con oltre duecento opere dal 1922-1967. Fino al 13 ottobre.
ROME
- Really interesting new exhibition hosted by Palazzo Barberini, in collaboration with Aïshti Foundation in Beirut. Night Effect: New American Realism, exhibits 150 works by artists active in the United States, all from the Lebanese foundation. Tidbit not to be missed: part of the exhibition has been set up in the Appartamento del Settecento, which is not normally open to visitors. Through July 14.
- Benito Mussolini's air raid shelter and bunker at Villa Torlonia reopen to the public. Built in the early years of World War II, the two underground structures return to public use after a major restoration.
- What a wonderful discovery: the oldest manuscript on butterflies has been discovered at the Casanatense Library, with more than 400 drawings dating back to 1715.
- Interesting is the opening of this new gallery in Trastevere. It is what used to be the studio of Marilù Eustachio (Merano, 1934), who decided to open Galleria Heimat under the direction of the cultural association Archivio Marilù.
ITALY
- MILAN The first major exhibition dedicated to Dolce&Gabbana, between Made in Italy, architecture, art, cinema and fashion, opens at the Palazzo Reale. Beautiful set-up, if you are a fashion fan you must go and see it. Through July 31.
- PARMA Beautiful new exhibition at the Labyrinth of the Masone dedicated to the appearances of the fly in the visual arts from the school of Giotto to the contemporary. MUSCA DEPICTA. There's a fly on the painting, through June 30.
- FAENZA At the famous MIC, the museum entirely dedicated to ceramics, a fine exhibition on Gio Ponti, with more than two hundred works from 1922-1967. Through October 13.
Rocaille Experiences 2024:
The secrets of Tuscia
24-25-26 May
SOLD OUT
Un viaggio di 3 giorni e 2 notti alla scoperta della Tuscia, la zona senza confini precisi che si divide tra il Lazio, la Toscana e l'Umbria. Partiremo da Bolsena, soggiornando nel b&b più bello del paese, che è anche una dimora storica: Palazzo Cozza Caposavi. Qui, nel grande salone affrescato, avremo la possibilità esclusiva di fare una cena a lume di candela: sarà un’occasione per presentarci e conoscerci meglio prima di partire per l’esplorazione. Il programma prevede sempre anche la visita esclusiva di due dimore storiche: castelli, giardini segreti, ville, residenze d’artista. Si tratta sempre di luoghi fuori dalle rotte del turismo di massa e che raccontano storie e realtà spesso poco conosciute.
A 3-day, 2-night trip to discover Tuscia, the area without precise borders that divides Lazio, Tuscany and Umbria. We will start from Bolsena, staying in the most beautiful b&b in the town, which is also a historical residence: Palazzo Cozza Caposavi. Here, in the large frescoed hall, we will have the exclusive opportunity to have a candlelight dinner: it will be an opportunity to introduce ourselves and get to know each other better before leaving for exploration. The program also always includes an exclusive visit to two historical residences: castles, secret gardens, villas, artist residences. These are always places that are off the beaten track of mass tourism and tell stories and realities that are often little known.
La Bella Palermo
12-13-14 October
OUT SOON
Un soggiorno da sogno, per due notti, in quello che è il più bell'appartamento della città. La Bella Palermo occupa tutto il piano nobile di Palazzo Pantelleria, proprio nel cuore del centro storico. 1000 metri quadri con 3 saloni, 5 stanze da letto e un terrazzo, affacciato sul cortile interno del palazzo, dominato da un ficus-magnolioide secolare. Il proprietario, l’architetto Massimo Cazzaniga, classe 1940, lo ha comprato nel 2002 quando era praticamente fatiscente, lo ha ristrutturato e lo ha decorato secondo il suo gusto raffinato ed eclettico (potete leggere la sua storia sul mio blog qui). Gireremo per Palermo alla scoperta di palazzi, giardini, musei aperti in esclusiva per noi e potremo goderci una cena esclusiva in una bellissima dimora storica.
A dream stay, for two nights, in what is the most beautiful apartment in the city. La Bella Palermo occupies the entire main floor of Palazzo Pantelleria, right in the heart of the historic center. 1,000 square meters with 3 living rooms, 5 bedrooms and a terrace, overlooking the palace's inner courtyard, dominated by a centuries-old ficus-magnolioid. The owner, architect Massimo Cazzaniga, born in 1940, bought it in 2002 when it was practically dilapidated, renovated it and decorated it according to his refined and eclectic taste. If you scroll down you can see some photos, otherwise you can read his story on my blog here. As usual we will visit palaces, gardens, museums open exclusively for us and enjoy an exclusive dinner in a historic home.
HAI DOMANDE?
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Write to me at info@rocaille.it
PREVIEW
Exclusive newsletter - April 2024
The next exclusive newsletter will be about the Hidden palaces of Milan.
Out on May 9th.