#17 Rocaille newsletter - February 2023
Cosa significa essere eccentrici? Dalla poetessa inglese Edith Sitwell allo scrittore varesino Guido Morselli. Vivere orgogliosamente passando inosservati.
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Una luce fredda e iridescente illumina questa radura desolata, dove una donna dal pallore spettrale, ma con un vestito rosa pesca, si aggira alla ricerca della quiete. Mi piace molto la pittura di G. Abercrombie, che dall’ultima scia del surrealismo americano ha saputo estrarre l’enigma.
Questo è il dipinto che ho scelto per questo febbraio, che ormai è quasi finito. Come vedete ho cambiato piattaforma per la newsletter, ho ceduto a substack (chi ha un profilo può seguirmi direttamente lì). E ho cambiato anche tutta l’impostazione: più discorsiva, più veloce, più varia. Avevo in mente di trasformarla, aprirmi al contemporaneo, creare una newsletter letteraria ma non accademica, in cui poter parlare di case museo e sfilate, citare Mario Praz e Vincent Cassel. Ecco quello che è venuto fuori: una specie di editoriale che ha lo scopo di creare nuovi punti di vista o innescare riflessioni (sentitevi sempre liberi di scrivermi!).
Ogni mese troverete un dipinto, una citazione e poi una riflessione su un tema (questo mese è sugli eccentrici) con riferimenti a libri, autori, film, personaggi. A seguire una selezione di notizie tra mostre, articoli, novità e altre cose che succedono in questo mondo. Infine i miei eventi, viaggi e ebook. Nella versione a pagamento, invece, potrete leggere i miei racconti di viaggio, con tutte le indicazioni dei luoghi, foto e informazioni più esclusive che non pubblico né sul blog né sui social. Potete abbonarvi facendo una donazione minima di 30€ qui.
Ormai mi conoscete, non troverete mai suggerimenti di serie netflix, notizie su Sanremo o altre cose di cui parlano tutti. Il mio scopo è far scoprire cose che non potete trovare da nessuna parte e di cui nessun’altro parla. “Rapisci la luce dalle fauci del serpente”
A marzo tornerò a Milano, come ogni mese, e poi andrò Napoli dopo 10 anni! Sono molto curiosa di scoprire questa città che ritengo interessante tanto quanto Roma. Ho già una lista di cose da fare e vedere, ma se avete altri suggerimenti scrivetemi!
What does it mean to be eccentric? From English poet Edith Sitwell to Varese writer Guido Morselli. Living proudly while going unnoticed.
A cold, iridescent light illuminates this desolate clearing, where a woman with a ghostly pallor, but in a peachy pink dress, wanders in search of stillness. I really like the painting of G. Abercrombie, who from the last wake of American Surrealism was able to extract the enigma.
This is the painting I chose for this February, which is now almost finished. As you see I have changed the platform for the newsletter, I have succumbed to substack (those who have a profile can follow me directly there). And I also changed the whole layout: more conversational, faster, more varied. I had plans to transform it, to open up to the contemporary, to create a literary but not academic newsletter, where I could mention Mario Praz and Vincent Cassel, house museums and fashion shows. Here is what came out, a kind of editorial that is meant to spark reflections or even discussions (always feel free to write me!). Each month you will find a painting and a quote, a reflection on a theme (this month it’s abount Eccentrics) with references to books, authors, movies, characters. Then a selection of news including exhibitions, articles, news and other things happening in this world. And finally my events, travels and ebooks. In the paid version, however, you can read my travel stories, with directions to places, photos and more exclusive information that I do not publish either on the blog or on social media. You can subscribe by making a minimum donation of €30 here.
You know me by now, you will never find suggestions of Netflix series, news about Sanremo or other things everyone is talking about. My goal is for people to discover things you can't find anywhere else and that no one else is talking about. "Kidnap the light from the snake's jaws."
In March I will return to Milan, as I do every month, and then I will go Naples after 10 years! I am very curious to discover this city that I think is as interesting as Rome. I already have a list of things to do and see, but if you have other suggestions write to me!
Cosa significa essere eccentrici?
Edith Sitwell scrive nella sua autobiografia:
“L'eccentricità non è, come le persone ottuse vorrebbero farci credere, una forma di follia. Spesso è una sorta di orgoglio innocente, e l'uomo di genio e l'aristocratico sono spesso considerati eccentrici perché il genio e l'aristocratico non temono e non sono influenzati dalle opinioni e dai capricci della folla.”
Se non sapete chi è Edith Sitwell (1887 – 1964) eccola qui in tutta la sua stravaganza, fotografata dal grande fotografo Cecil Beaton, ma già da ragazzina era stata ritratta da John Singer Sargent nel 1900, con i fratelli e i genitori. Proveniva infatti da una famiglia di tutto rispetto: i Sitwell erano nobili inglesi di antica stirpe, con un castello a Renishaw nel Derbyshire, vicino Sheffield, eretto nel ‘600, dove trascorse l’infanzia con i fratelli Sacheverell e Osbert. Tutti e tre avevano ambizioni letterarie e divennero scrittori più o meno riusciti, Edith si diede alla poesia. Col suo naso aristocraticamente aquilino, quel look ridicolo e regale come solo gli inglesi sanno essere, sempre inturbantata e le dita irte di anelli, ebbe una vita sentimentale indecifrabile e anticonformista. Non stupisce sapere che Tilda Swinton è una sua lontana parente: stessa eccentricità e anche una lontana somiglianza. Quel fotografo geniale che è Tim Walker l’ha usata come modella facendole interpretare la sua antenata, proprio a Renishaw.
Per approfondire sui Sitwell c’è questo articolo della Repubblica e questo più recente su Il Manifesto. Qui invece pangea.it parla della Sitwell come poetessa e qui potete vedere tutto il servizio fotografico con Tilda Swinton.
What does it mean to be eccentric?
Edith Sitwell writes in her autobiography: “Eccentricity is not, as some would believe, a form of madness. It is often a kind of innocent pride, and the man of genius and the aristocrat are frequently regarded as eccentrics because genius and aristocrat are entirely unafraid of and uninfluenced by the opinions and vagaries of the crowd”. If you don't know who Edith Sitwell (1887 - 1964) is, here she is in all her extravagance, photographed by the great photographer Cecil Beaton, but even as a young girl she was portrayed by John Singer Sargent in 1900, with her siblings and parents. Indeed, she came from a respectable family: the Sitwells were English nobles of ancient lineage, with a castle at Renishaw in Derbyshire, near Sheffield, erected in the 1600s, where she spent her childhood with her brothers Sacheverell and Osbert. All three had literary ambitions and became more or less successful writers; Edith turned to poetry. With her aristocratically aquiline nose, that ridiculously regal look as only the English know how to be, always unperturbed and her fingers bristling with rings, she had an indecipherable and unconventional love life. It is not surprising to learn that Tilda Swinton is a distant relative of hers: same eccentricity and even a distant resemblance. That brilliant photographer Tim Walker used her as a model by having her play his ancestor, right in Renishaw.
Il concetto di eccentricità mi è sempre interessato molto e l’aspetto esteriore ne è soltanto la parte più visibile, che può o non può esserci (in Italia abbiamo un’eccentrica senza paragoni: Cecilia Matteucci Lavarini, che ho incontrato e intervistato l’anno scorso). Essere eccentrici significa uscire fuori dal previsto, condurre una vita senza convenzioni: è eccentrico ciò che non ti aspetti, colui che spezza la catena degli elementi del quotidiano, qualcosa che colpisce la vita e ti fa fermare per chiederti “che sto facendo, possiamo essere altro, la nostra vita è altro, non dobbiamo seguire il flusso”. Sono solo persone più vive degli altri, che non hanno paura di essere slegati, a costo di non essere accettati. Da non confondere assolutamente con i ribelli. Gli eccentrici non si fanno portavoce di alcuna lotta, anzi sono chiusi nel loro mondo, spesso egoriferiti, rifuggono azioni eclatanti, non vogliono cambiare niente: vogliono solo passare inosservati.
The concept of eccentricity has always interested me greatly, and the outward appearance is only the most visible part of it, which may or may not be there (in Italy we have an unparalleled eccentric: Cecilia Matteucci Lavarini, whom I met and interviewed last year). To be eccentric is to step outside the expected, to lead a life without convention: eccentric is what you don't expect, the one who breaks the chain of the elements of the everyday, something that hits life and makes you stop and ask yourself "what am I doing, can we be something else, our life is something else, we don't have to go with the flow." They are just people who are more alive than others, who are not afraid to be untied, at the cost of not being accepted. Not to be confused with rebels at all. The eccentrics don't take up any struggle; on the contrary, they are closed in their own world, often egoriferous, they shy away from striking actions, they don't want to change anything: they just want to go unnoticed.
Eccentrico era Guido Morselli (1912 – 1973), scrittore sfortunato, di cui ho già parlato; l’ho scoperto quest’estate e sto leggendo tutto di lui. Figlio di un ricco industriale varesino, per tutta la vita si dedicò a scrivere romanzi. Nessuno sapeva che scrivesse, anche se si era presentato a tutte le case editrici italiane per farsi pubblicare, cosa che non gli riuscì mai. Libero dal giogo del lavoro, si ritirò in una villetta a Gavirate, da cui poteva vedere il lago, e qui si dedicava al suo terreno. Diceva “la natura suona una musica a cui molti sono sordi”. Si suicidò nel 1973. Sulla carta d’identità come professione aveva scritto: agricoltore.
Eccentric was Guido Morselli (1912 - 1973), an unfortunate writer I have already mentioned; I discovered him this summer and am reading all about him. The son of a wealthy industrialist from Varese, all his life he devoted himself to writing novels. No one knew he wrote, even though he applied to all the Italian publishing houses to get published, which he never succeeded in doing. Free from the yoke of work, he retired to a small villa in Gavirate, from which he could see the lake, and here he devoted himself to his land. He said "nature plays a music to which many are deaf." He committed suicide in 1973. On his identity card as a profession he had written: farmer.
Chissà quante altre vite sono andate così.
Mi sono ricordata che non molti anni fa Adelphi pubblicò un libretto intitolato appunto Eccentrici. L’ho comprato e letto recentemente: molto breve, con capitoletti di qualche pagina, ognuno dedicato ad un personaggio dall’ottocento agli inizi del novecento, alcuni sconosciuti altri famosi, tutti slegati tra loro. Di ognuno si racconta la vita molto fantasiosamente, ma basandosi su dati reali. A scriverlo, pensate, è stato un economista (!) vivente (!): Geminello Alvi (Ancona 1955). Lui stesso è sicuramente un eccentrico, anzi forse un miracolo, prova che chiunque può coltivare la poesia in sé, anche dopo aver studiato materie così aride. Mi ha ricordato Vite Immaginarie di Marcel Schwob (1867 – 1905), un libro che avrei voluto scrivere io, o ancora Ritratti Immaginari di Walter Pater (1839 – 1894), entrambi padri del biografismo fantastico. Ciò che amo soprattutto di questo genere di letteratura è il rimanere in bilico tra il reale e il fantastico. Solo questo distingue le persone: avere la sensibilità di immaginare. Come dico sempre “I live in an alternate fantasy world which is absolutely real”.
Del tutto per caso (o forse guidata dalla legge delle assonanze) ho ricordato anche che solo un anno fa è stato pubblicato un altro libro sulla stessa scia: L’aristocratico di Leningrado. A scriverlo anche qui un insospettabile: Francesco Maria Colombo (1965), che in realtà è stato direttore d’orchestra e oggi è fotografo e autore tv, oltre che scrittore (cura l'inserto culturale domenicale del Sole 24 ore). Insomma un eccentrico anche lui, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente un po’ di anni fa. Una persona curiosa e sensibilissima, ossessionata dalla memoria, da Proust e dai presse-papier. Ogni capitolo è dedicato ad un personaggio, di cui si racconta la vita dopo una meticolosa ricerca di fonti ed episodi, ricordi, immagini, foto. Per ognuno Colombo, da vero melomane, cita una canzone, un’aria, una musica. Un libro coltissimo che vaga nelle esistenze, meraviglioso.
Raramente parlo di libri contemporanei, mi sembra incredibile averne trovati ben due. Quando diciamo o ci lamentiamo che oggi non esistono più gli esteti o gli eccentrici, forse semplicemente non li conosciamo, perché in questo mondo banalmente orribile preferiscono nascondersi.
Who knows how many other lives have gone like this. I remembered that not too many years ago Adelphi published a booklet entitled precisely Eccentrics. I bought and read it recently: very short, with small chapters of a few pages, each devoted to a character from the nineteenth to the early twentieth century, some unknown others famous, all unrelated. Of each he recounts the life very imaginatively, but based on real data. Writing it, mind you, was a living (!) economist: Geminello Alvi (Ancona 1955). He himself is surely an eccentric, indeed perhaps a miracle, proof that anyone can cultivate poetry in himself, even after studying such dry subjects. He reminded me of Imaginary Lives by Marcel Schwob (1867 - 1905), a book I wish I had written, or again Imaginary Portraits by Walter Pater (1839 - 1894), both fathers of fantastic biographism. What I especially love about this kind of literature is that it remains poised between the real and the fantastic. That alone distinguishes people: having the sensibility to imagine. As I always say, "I live in an alternate fantasy world which is absolutely real."
Completely by chance (or perhaps guided by the law of assonance) I also remembered that only a year ago another book was published in the same vein. Title The Aristocrat of Leningrad. An unsuspected person wrote it here as well: Francesco Maria Colombo, who was actually a conductor and today is a photographer and TV author, as well as a writer (he edits the Sunday cultural insert of Sole 24 ore). In short, an eccentric too, whom I had by the way the pleasure of meeting personally a few years ago. A curious and very sensitive person, obsessed with memory, Proust and presse-papiers. Each chapter is dedicated to a character, telling his story after meticulous research citing sources and episodes, recollections, really existing images and above all, for each one, a song, an aria, music (here the melomaniac comes out). A cultured book that wanders into the quotations of existences, wonderful.
I rarely talk about contemporary books, it seems incredible to have found as many as two. When we say or complain that today there are no more aesthetes or eccentrics, perhaps we simply do not know them, because in this horrible world they prefer to hide.
Notizie, avvenimenti, mostre, articoli
A Napoli, ancora per poco, c’è un’importante mostra su Artemisia Gentileschi alle Gallerie d’Italia. Fino al 19 marzo!
Ad Amsterdam invece ha appena inaugurato al Rijksmuseum una retrospettiva enorme su Veermer.
L’ennesima mostra sul surrealismo ha aperto da poco al MUDEC di Milano. Sembra comunque interessante (molto probabilmente andrò a vederla).
Aprirà il prossimo mese, negli spazi dei Musei San Domenico di Forlì, la mostra su moda e arte dal 1789 al 1968.
Interessante quest’articolo che parla dei ristoranti nei musei d’Italia. Credo che ogni grande museo debba avere uno spazio ristorazione adeguato.
Per gli amanti dell’antiquariato è in arrivo il Mercante in Fiera, dal 4 al 12 marzo.
Avete sentito di questa assurda idea di cambiare e/o censurare i libri di Roald Dhal? E’ colui che scrisse La fabbrica di cioccolato, oltre che altri bellissimi racconti. Lo trovo inaccettabile. Ogni censura è un atto di violenza.
Bella la riflessione dell’attore francese Vincent Cassel (per cui ho un debole) sul tema dell’essere maschio oggigiorno. In questa intervista al Guardian dice “It’s almost shameful to be masculine these days. You have to be more feminine, more vulnerable. But listen, if men become too vulnerable and feminine, I think there’s going to be a problem.”
Non so dirvi la noia di questa ossessione per Yayoi Kusama da Louis Vuitton, che del resto ha sempre fatto collaborazioni artistiche molto discutibili.
Ho trovato bellissima la pubblicità di Saint Laurent per l’estate ‘23. Diretta dal grande fotografo Juergen Teller, è silenziosa e lenta. Ho scoperto le location: Villa Monastero a Varenna, Villa Pizzo a Cernobbio e il lago in Val di Mello.
Il film Corsage sull’imperatrice Sissi uscito da poco mi affascina molto. Trovo davvero somigliante l’attrice e i costumi sono perfetti.
Sono super curiosa di vedere il film sulla scrittrice austriaca da me amatissima Ingeborg Bachman che uscirà a breve.
A proposito di eccentrici, è morta da poco la stilista inglese Vivienne Westwood, colei che ha fuso il vittorianesimo con il punk. Ecco 29 outfit indimenticabili delle sue sfilate che hanno fatto la storia del costume.
- In Naples, for a short time yet, there is a major exhibition on Artemisia Gentileschi at the Gallerie d'Italia. Until March 19!
- In Amsterdam, on the other hand, a huge retrospective on Veermer has just opened at the Rijksmuseum.
- Yet another exhibition on surrealism recently opened at MUDEC in Milan. It still looks interesting (I will most likely go to see it).
- An exhibition on fashion and art from 1789 to 1968 will open next month at the San Domenico Museums in Forli.
- Interesting this article about restaurants in Italy's museums. I believe that every great museum should have an adequate dining space.
- For antiques lovers, Mercante in Fiera is coming up, March 4-12.
- Have you heard about this crazy idea of changing and/or censoring Roald Dhal's books? He is the one who wrote The Chocolate Factory, as well as other beautiful stories. I find this unacceptable. Any censorship is an act of violence.
- Nice reflection by French actor Vincent Cassel (on whom I have a crush) on the subject of being male nowadays. In this interview with the Guardian he says "It's almost shameful to be masculine these days. You have to be more feminine, more vulnerable. But listen, if men become too vulnerable and feminine, I think there's going to be a problem."
- I can't tell you the boredom of this obsession with Yayoi Kusama from Louis Vuitton, which after all has always done very questionable artistic collaborations.
- I found Saint Laurent's advertisement for summer '23 beautiful. Directed by the great photographer Juergen Teller, it is quiet and slow. I discovered the locations: Villa Monastero in Varenna, Villa Pizzo in Cernobbio, and the lake in Val di Mello.
- The recently released film Corsage about Empress Sissi fascinates me a lot. I find the actress really resembling and the costumes are perfect.
- I am super curious to see the movie about my beloved Austrian writer Ingeborg Bachman that will be released soon.
- Speaking of eccentric, British fashion designer Vivienne Westwood, the one who fused Victorianism with punk, recently died. Here are 29 unforgettable outfits from her fashion shows that made costume history.
ROCAILLE EXPERIENCE E ALTRI EVENTI:
Corso sulle case museo a Diorama Gallery
Dal 1 marzo 2023
Manca poco! A partire dal 1 marzo terrò un corso sulle case museo in collaborazione con Niccolò Mottinelli di Diorama Gallery. Che cos'è una casa museo, quando nascono, quali sono e dove sono? Artisti, personalità eccezionali, collezionisti hanno spesso creato una connessione speciale con la propria abitazione, creando luoghi magici, arredati in modo bizzarro, che sfuggono alla classificazione.
Ogni mercoledì, per 6 settimane, parleremo ogni volta di una tipologia diversa di casa museo, partendo da esempi esistenti a Roma e poi in Italia e in Europa. Ogni incontro durerà 2 ore circa, con una pausa aperitivo a metà.
Coming very soon! Starting March 1, I will be teaching a course about house museums in collaboration with Niccolò Mottinelli of Diorama Gallery. What is a house museum, when are they born, what are they and where are they? Artists, exceptional personalities, and collectors have often made a special connection with their homes, creating magical, quirkily furnished places that escape classification.
Every Wednesday, for 6 weeks, we will talk about a different type of house museum each time, starting with existing examples in Rome and then in Italy and Europe. Each meeting will last about 2 hours, with an aperitif break in the middle.
Rocaille Experience “I segreti della Tuscia”
19-20-21 Maggio 2023
La primavera si avvicina e anche quest’anno tornerò in Tuscia per una experience alla scoperta dei luoghi più segreti di questa zona. La Tuscia altro non è che l'antica Etruria (dal latino tuscus, contrazione di etruscus), zona senza confini precisi tra il nord del Lazio, il sud della Toscana e l'Umbria occidentale, ricchissima di natura e storia.
Si partirà sempre da Bolsena, dove alloggeremo a Palazzo Cozza Caposavi e dove, nel salone affrescato, potremo goderci una cena riservata solo per noi. Le visite invece saranno diverse: voglio mostrarvi nuovi luoghi che ho scoperto e che meritano assolutamente di essere visitati.
COSA FAREMO?
Visiteremo due luoghi raramente aperti al pubblico che hanno delle storie incredibili:
Villa Lina, una bellissima villa anni '30 con un giardino esoterico, chiamata dal Financial Times «Italy’s best kept secret» dove pranzeremo in una serra originale di fine ‘800;
Il Castello di Vasanello, dove visse Giulia Farnese, l'amante di papa Borgia e che fino al 2018 è stato di proprietà della Marchesa Elena Misciattelli, la quale creò un giardino medievale;
Alloggeremo in una dimora storica del '500, il meraviglioso Palazzo Cozza Caposavi di Bolsena, dove potremo, per una sera, goderci una cena esclusiva nei suoi saloni affrescati.
QUANDO?
Dalla sera di venerdì 19 Maggio alla domenica del 21 maggio.
QUANTO?
La quota singola è di 490€ (cambia, in proporzione, per una coppia). NON comprende trasporti o altro non specificato.
COSA COMPRENDE LA QUOTA?
- Pernottamento di due notti a Palazzo Cozza Caposavi con colazione inclusa;
- Una cena esclusiva nel palazzo;
- Pranzo a Villa Lina e visita del giardino;
- Visite esclusive per il gruppo nei due palazzi;
- Guida durante le visite;
- Mio accompagnamento durante tutta la durata del viaggio, sia per le visite incluse che per quelle opzionali;
- Ebook Guida Rocaille alla Tuscia.
COME PARTECIPARE?
Potete ISCRIVERVI QUI compilando il form oppure rispondendo a questa mail, dopodiché riceverete il programma dettagliato e le modalità di prenotazione.
Hai altre domande o semplici curiosità?
Scrivimi a info@rocaille.it con oggetto "Tuscia Experience".
NB Le camere del palazzo sono limitate, per cui un volta raggiunto il limite non sarà più possibile partecipare. 5 camere sono state già prenotate.